Tonalità, brillantezza e struttura
La scelta della tipologia di finitura è influenzata sia dalla sensazione visiva, che da quella tattile; le varie combinazioni danno vita a soluzioni che comportano l’uso di prodotti e tecnologie di verniciatura diverse.
La gamma di finiture offerta è la più varia. Il prodotto finale è definito dalle caratteristiche di tonalità, brillantezza e struttura.
Tonalità
Definisce il colore, come combinazione dei colori base e del livello di saturazione o intensità; si parla di tinte pastello, intendendo delle colorazioni omogenee, e di tinte “metallizzate”, quando nella vernice sono presenti particelle di materiale diverso, come alluminio, mica o altri metalli, che danno alla finitura un effetto riflettente alla luce; alcuni di questi materiali, cosiddetti “cangianti” alterano il colore con il variare dell’incidenza della luce. Per la scelta della tonalità dei prodotti vernicianti vengono utilizzate delle scale normalizzate, il riferimento più utilizzato è la tabella RAL; altri riferimenti sono il sistema NCS (Natural Color System) ed il sistema Pantone (utilizzato prevalentemente per gli inchiostri di stampa).
Brillantezza
Definisce il grado di riflessione o assorbimento della luce, dando alla finitura un aspetto che varia dall’opaco al lucido. I rivestimenti vengono classificati in opachi (da 1 a 30 gloss), semiopachi (da 31 a 50 gloss), semilucidi (da 51 a 80 gloss) e lucidi (oltre 80 gloss). Il gloss è la misura della capacità riflettente di una superficie. Viene misurata, in base alla norma ISO 2813-2016, con il glossometro; i valori variano tra 1 e 100.
Struttura
Considerando la finitura dal punto di vista non solo visivo, ma anche tattile, le soluzioni proposte possono variare dalla più semplice, cioè quella liscia, a quelle strutturate. Tra queste ultime distinguiamo: il “raggrinzato” o “goffrato”, che hanno l’effetto simile a quello della carta vetrata, con granulometria variabile, si ottengono additivando particolari sostanze alla vernice; il “bugnato” o “bucciato”, che hanno l’effetto simile a quello della buccia d’arancia, si ottengono per incompatibilità tra alcuni componenti; tra i bugnati rientra anche la finitura “martellata”, la quale contiene tra i componenti un metallizzante; il “venato”, che ha una struttura simile alla pelle raggrinzita, si ottiene per reazione tra resine diverse.
Una finitura particolare dal punto di vista tattile è il soft-touch, che essendo composta da gomma dà la sensazione di morbido al tatto; questa normalmente è una finitura da applicare su un primer colorato.
Infine vanno segnalate le finiture FUNZIONALI, come le vernici “anti-graffiti”, che si puliscono facilmente; le vernici “foto luminescenti”, che hanno il potere di catturare e rilasciare la luce; le vernici “termo-sensibili”, che cambiano colore per effetto della temperatura; le vernici “antibatteriche”, che rendono le superfici repellenti agli agenti batterici, alle muffe e microorganismi.