Giochi di luce e infinite tonalità
Le vernici sono applicate per scopi estetici oltre che per la protezione del substrato:
perché queste funzioni siano soddisfatte, i rivestimenti devono essere omogenei, continui, di bell’aspetto e privi di difetti.
Quando un rivestimento diventa un prodotto industriale è necessario garantire specifiche proprietà ottiche, quali tinta, coprenza, opacità, brillantezza. Queste proprietà dipendono dalla composizione dei rivestimenti ovvero dal comportamento alla luce dei loro componenti: l’assorbimento, la diffusione e la riflessione alla luce.
Per la misurazione del colore siamo dotati di un colorimetro, in grado di trasformare un colore in una serie di dati confrontabili oggettivamente con il Campione di riferimento del Cliente. Questo perché la percezione del colore dipende da molteplici fattori, sia esterni (dalla luce illuminante e ambiente in cui si trova il pezzo), sia soggettivi dell’osservatore (componenti fisiologiche e psicologiche). Per questo sono nati dei sistemi colorimetrici, tra cui quello della Commission International de l’Éclarage (CIE), che ha istituito il sistema CIELab, che associa ogni colore ad un punto in uno spazio tridimensionale e dove ogni coordinata fornisce una precisa informazione colorimetrica: la L dà il grado di luminosità, mentre la “a” e la “b” definiscono la cromaticità del colore. Il nostro obiettivo è quello di avere un errore (delta “e”) inferiore a 1,0 anche quando il cliente non ce lo richiede.
Quando la luce colpisce una superficie, essa può esserne riflessa oppure assorbita ; la capacità riflettente viene quantificata in glosse viene misurata , in base alla norma ISO 2813-2016, con il glossometro.; i valori variano tra 1 e 100. I rivestimenti vengono classificati in opachi (da 1 a 30 gloss), semiopachi (da 31 a 50 gloss), semilucidi (da 51 a 80 gloss) e lucidi (oltre 80 gloss). A seconda del tipo di superficie vengono utlizzati 3 angoli di incidenza prefissati: 20° per le finiture molto brillanti, 60° per le intermedie e 85° per le finiture opache. Per la misurazione dei gloss abbiamo a disposizione un glossometro con 3 angoli di osservazione.
In questo modo si tiene sotto controllo la costanza della tinta, in modo da poter dare la possibilità al cliente di comporre il prodotto finale con componenti prodotti in momenti temporalmente diversi.